Di fr. Giovanni Spagnolo
S. GIOVANNI ROTONDO (FG) – Il 2018, appena avviato, si caratterizza come straordinario anno giubilare per tutta la “clientela mondiale”, per usare l’espressione del beato Paolo VI, che il santo cappuccino del Gargano ha saputo attrarre a sé con la sua vita di “rappresentante stampato delle stimmate di Nostro Signore”, sempre secondo la definizione di papa Montini. Il primo giubileo riguarda proprio il centenario della stimmatizzazione di padre Pio da Pietrelcina, avvenuta nella mattinata del 20 settembre 1918 nel coro della chiesetta del convento dei cappuccini di San Giovanni Rotondo. Al suo direttore spirituale padre Benedetto da San Marco in Lamis, padre Pio scrive che dopo una visione: “io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano sangue […] La ferita del cuore gitta assiduamente del sangue, specie dal giovedì sera sino al sabato”. L’altra ricorrenza è legata invece ai 50 anni del beato transito di padre Pio, avvenuto sempre a San Giovanni Rotondo, alle 2,30 del 23 settembre 1968 a 81 anni. Naturalmente, per sottolineare le due ricorrenze giubilari, si è già messa in moto una grande macchina organizzativa tesa a raccogliere, ancora una volta, l’eredità spirituale che questo umile frate cappuccino ha lasciato alla Chiesa e al mondo. Le manifestazioni prenderanno ufficialmente avvio il 22 gennaio 2018 con una solenne celebrazione Eucaristica a Morcone, luogo in cui fra Pio da Pietrelcina ha iniziato la sua vita cappuccina. Altro importantissimo evento, nel cuore di questi giubilei, sarà senz’altro l’annunciato pellegrinaggio di papa Francesco nei luoghi di padre Pio: Pietrelcina e San Giovanni Rotondo il prossimo 17 marzo 2018. Il terzo omaggio del successore di Pietro al frate con le stimmate dopo san Giovanni Paolo II (1987) e Benedetto XVI (2009).
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