di Fr. Giovanni Spagnolo
CITTA DEL VATICANO – Nell’udienza che il Santo Padre Francesco ha concesso al cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il 5 luglio scorso, ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare, tra gli altri, il Decreto riguardante “le virtù eroiche del Servo di Dio Angelico Lipani (al secolo: Vincenzo), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane del Signore; nato a Caltanissetta (Italia) il 28 dicembre 1842 e ivi morto il 9 luglio 1920”. Così il padre Angelico (non “Angelino” come leggiamo su Avvenire di domenica 7 luglio 2019, p. 19!) diventa Venerabile, accorciando le distanze che lo separano dal riconoscimento ufficiale della sua santità con la beatificazione. Gioiscono, per questa notizia, la Diocesi di Caltanissetta, l’Ordine dei Cappuccini e in particolare la Provincia di Palermo, cui il Venerabile appartiene, e la Congregazione da lui fondata le Suore Francescane del Signore, attualmente operanti non solo in Italia ma attive anche nelle Filippine.
Figura di spicco della santità e dell’impegno sociale nella Sicilia di fine Ottocento e primo Novecento, padre Angelico fondò il nuovo convento cappuccino di Caltanissetta, dopo la bufera della soppressione degli Ordini religiosi, e la Congregazione delle Suore Francescane del Signore impegnate nell’accoglienza delle orfanelle, frutto di situazioni di povertà e di emarginazione. Il drammaturgo e letterato nisseno Pier Maria Rosso di San Secondo (1887-1956), che lo conobbe, nella sua opera “Banda municipale”, lo ha descritto così: “vecchio, ha varcato da una pezza la settantina, eppure non si sa perché, è fresco e giovanile […] immagine di candore…Si chiama padre Angelico e nome più appropriato non potrebbe avere “.
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