Dal 25 al 26 giugno, a Favara (AG) avrà luogo la prima edizione del Meeting Fest Francescano del Mediterraneo, che desidera riscoprire, far conoscere, attualizzare e concretizzare i valori di Francesco d’Assisi, nella convinzione che possano aiutare ad affrontare e a superare le tante crisi – di identità, politiche, di valori, ambientali – che caratterizzano la nostra quotidianità.
La figura di san Francesco, infatti, continua ad attrarre credenti e non credenti, persone affascinate da quella cultura del rispetto per gli altri, per se stessi, per il creato, anche attraverso i valori espressi dalla spiritualità francescana quali la carità, il dialogo, la pace, la fraternità.
Il Consiglio regionale dell’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, unitamente alla Gioventù Francescana e alle famiglie dei frati e delle suore Francescane di Sicilia, ha maturato l’evento alla luce dell’ascolto dei bisogni del territorio nel quale vive e opera, consapevole di costruire quel “bene comune” e la necessità di una cittadinanza letta alla luce della fraternità fra i popoli in un’area – la Sicilia porta del Mediterraneo – segnata da emigrazioni, sperequazioni e difficoltà varie.
Attraverso questa manifestazione vogliamo uscire nelle piazze, per annunciare il Vangelo alle genti, nello stile di san Francesco: il dialogo.
Papa Francesco ci ha incoraggiati a vivere la “nostra secolarità piena di vicinanza, di compassione, di tenerezza ed essere uomini e donne di speranza, impegnati a viverla e a “organizzarla”, traducendola nelle situazioni concrete di ogni giorno…” (Discorso al CIOFS 15 nov 2021).
Per questo intendiamo dare attualità alle sue parole, a partire da un progetto fondato sulla fede e su una visione universale dei popoli appartenenti a un’unica famiglia umana, uniti dalla fratellanza. Da qui traggono e devono trarre origine la ricerca della pace, l’attenzione per la dignità di ogni essere umano, soprattutto i più fragili e indifesi, la spinta verso il dialogo e l’incontro fra i popoli, la cura del Creato e della “casa comune”. Questi e altri sono i valori che provengono dalle diverse sponde del Mediterraneo.
Papa Francesco nell’Evangelii gaudium suggerisce che «abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze». La nostra terra – la Sicilia circondata dal Mediterraneo- è stata ed è ancora oggi crocevia di fedi, culture, etnie diverse. E come Chiesa siamo chiamati a metterci al servizio di un dialogo, anche se difficile. Infatti il disegno di Dio non riguarda solo una parte dell’umanità ma tutti gli uomini indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o radici etniche. Al Mediterraneo e alla nostra Sicilia vogliamo dire che è possibile ricomporre l’unitarietà della famiglia umana.
Tutto questo ci richiama il termine “cittadinanza”: essere protagonisti vivi della città, essere elementi attivi della vita sociale e politica. La dimensione spirituale e religiosa, sia che la si affermi sia che la si neghi, è costitutiva dell’umano. Essa quindi ha un riflesso su tutte le altre dimensioni, compresa quella sociale. Vogliamo che queste giornate siano un’opportunità per trovare insieme risposte alle grandi sfide del nostro tempo: invitati a riflettere insieme sulla “Sicilia che speriamo” con uno sguardo che sia in grado di tenere insieme ambiente, economia, politica, lavoro, immigrazione ed emigrazione, senza dimenticarci che “tutto è connesso”.
Per tutte le info: Meeting Francescano del Mediterraneo | (meetingfrancescanomediterraneo.it)
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