P. Pietro da Mazara



p. pietro da mazaraPadre Pietro da Mazara, (1475-1550) appartenente alla nobile famiglia degli Emmanuelli, conduce una giovinezza scellerata e malvagia. Uccide per puro diletto e scampa al patibolo solo perché riesce a comprare il giudice. Un giorno, però, Dio scuote profondamente la sua vita. Una voce sconosciuta lo porta a partire per l’Africa, dove si convince che la guerra santa è la via per glorificare Dio. La sua conversione sarà completa solo quando abbandonerà la spada e abbraccerà la croce di Cristo. Morirà infermiere degli appestati e appestato lui stesso.
Al rientro della nave da Tunisi al porto di Trapani l’eco della sua storia e i prodigi legati al suo crocifisso ligneo arriva al Principe Carlo d’Aragona. Il corpo del frate e il Crocifisso in legno sbarcano tra gli onori e vengono condotti a Castelvetrano, nel convento dei frati cappuccini sorto nel 1546 in contrada Sant’Anna per volontà dello stesso Carlo d’Aragona, Principe di Castelvetrano. Per l’aria malsana e altri disagi i religiosi furono costretti ad abbandonarlo spostandosi nell’attuale Convento, fondato nel 1623 da Ottavio d’Aragone figlio di Carlo.
Il Convento è oggi noto per il culto al Santissimo crocifisso miracoloso che il cappuccino Padre Pietro da Mazara portava con sé nell’assistenza ai soldati, come cappellano nelle guerre d’Africa. La veneranda immagine del crocifisso viene collocata su di una bara ed è portata in processione.